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Adattabilità dei ibridi resistenti alle condizioni pedo-climatiche del piacentino: valutazione di incidenza e gravità di peronospora, oidio, black-rot e botrite

L'azione 4 del Progetto ValorInVitis: risultati delle stagioni 2018 e 2019

L'obbiettivo principale dell'Azione 4 del Progetto consiste nella valutazione dell’adattabilità di ibridi di ultima generazione resistenti a peronospora e oidio alle condizioni pedo-climatiche del territorio piacentino. Nell’ambito di questa azione è stato realizzato un nuovo impianto collezione a Vicobarone comprendente i seguenti nuovi ibridi: SAUVIGNON RYTOS, SAUVIGNON KRETOS SORELI, CABERNET EIDOS, MERLOT CHORUS, UD 31-120 r, U.D- 72-096, U.D. 31-103 U.D. 30-080 B. e U.D. 80-100 B.

Durante le stagioni 2018 e 2019 sono stati effettuati monitoraggi con cadenza settimanale. Nel corso di ogni monitoraggio, per ogni ibrido resistente e per la varietà Ervi, usata come testimone sensibile, sono stati rilevati: 1) stadio fenologico vegetativo e riproduttivo secondo la scala BBCH; 2) incidenza e gravità (standard EPPO) su foglie e grappoli di peronospora, oidio, black-rot e botrite.

Nel complesso, durante i rilievi di campo nel corso delle due stagioni sono stati rilevati solo sintomi erratici di oidio. Anche la peronospora è risultata sporadica e con poche lesioni solo su Ervi nel 2018, mentre nella stagione successiva è stata osservata un’incidenza maggiore e più diffusa, se pur con gravità complessiva piuttosto contenuta sulle diverse varietà in prova. Nonostante le condizioni meteo generalmente favorevoli per lo sviluppo del patogeno nel 2019, infatti, le varietà resistenti hanno evidenziato scarsissime lesioni. Su tutte le varietà è stata invece registrata un’incidenza di black-rot superiore al 10% sulle foglie in entrambi gli anni, a conferma che la gestione di questa malattia diventa un punto delicato e cruciale nella gestione in vigneto delle nuove varietà resistenti o tolleranti. 

Durante il biennio, in fase di fioritura e ad ingrossamento dell’acino sono state prelevate foglie e porzioni di grappoli sulle quali sono state valutate diverse componenti di resistenza in ambiente controllato, al fine di ottenere indicazioni puntuali e dettagliate circa i meccanismi di tolleranza alle malattie, in particolare peronpsora e oidio, messi in atto dalle nuove varietà oggetto di studio. In particolare, durante questi studi monocicli di infezione vengono analizzate l’efficienza di infezione, l’area sottesa alla curva di incidenza di malattia (AUDPC), la durata del periodo di latenza, la sporulazione e la dimensione media delle lesioni, il livello di resistenza (espresso secondo la scala OIV 453) e la durata del periodo di latenza. In generale, alcune varietà hanno mostrato una discreta capacità di resistenza alle infezioni artificiali di peronospora (bassa incidenza e bassa o nulla sporulazione). La varietà UD 72-096 ha subito infezione ma è stata in grado di ostacolare la sporulazione in modo rilevante. Questi dati spiegano, per buona parte, quanto osservato in campo permettendo altresì di chiarire i meccanismi di autodifesa specifici dei nuovi genotipi.

In entrambe le annate, alla vendemmia, è stata quantificata la presenza di botrite sui grappoli raccolti e sono state effettuate delle prove di shelf-life in ambiente controllato nel post-raccolta. In queste prove, i grappoli di Ervi si sono dimostrati meno suscettibili rispetto a Barbera in modo significativo, mentre le varietà resistenti non hanno apparentemente mostrato resistenze significative alla botrite. La prova 2019 ha tuttavia mostrato risultati in controtendenza rispetto agli studi più recenti in materia, in quanto solo le varietà tradizionali hanno evidenziato la presenza di infezioni latenti, ovvero infezioni avvenute a carico dell’ovario durante il periodo della fioritura che sono però rimaste in uno stato quiescente in attesa che le condizioni ambientali diventassero favorevoli allo sviluppo del fungo durante le ultime fasi di maturazione della bacca. Se questo aspetto fosse confermato per le varietà di ultima generazione si potrebbero aprire scenari decisamente innovativi anche per la gestione precoce del marciume del grappolo su queste varietà.  

I dati ricavati saranno utilizzati per implementare la piattaforma vite.net fornita da Horta srl, calibrando il modello fenologico e i modelli di malattia (oidio e peronospora). Il Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) vite.net sarà utilizzato per valutare l’impatto sull’efficacia e sui costi di difesa per le varietà resistenti. Sarà inoltre espressa una valutazione dell’adattabilità dei nuovi ibridi resistenti alle condizioni pedo-climatiche del piacentino.

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Pubblicata il: 13/09/2019
Disponibile in english
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Progetto finanziato nella sottomisura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna
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